Sono le 21:00 di domenica sera. Siamo tornati da un fine settimana fuori e abbiamo avuto giusto il tempo di prendere i generi di prima necessità (pomodori, pecorino, acqua, pasta e l’immancabile ventresca di tonno) prima di rinchiuderci a casa.
Sono le 21:00 di domenica sera e c’è un caldo micidiale, ma la voglia di mangiare l’amatriciana di tonno non ci manca. Mi metto ai fornelli e mi occupo subito del tonno, mentre attendo che l’acqua bollisca. È meglio aggiungere subito il sale, mi dico. Ma il barattolo è vuoto e nella dispensa non c’è traccia di sale. Il colmo per una che abita a Trapani, una delle principali esportatrici di sale marino al mondo.
E ora che si fa? Le soluzioni sono due: 1) vado di soppiatto alle saline e mi approprio indebitamente di una manciata di sale grezzo; 2) cerco soluzioni alternative per rendere sapida la mia amatriciana.
Frugo ancora in dispensa ed ecco l’illuminazione: la salsa di soia.
Il risultato ci ha lasciato talmente a bocca aperta che voglio condividerlo con voi.
Ingredienti:
- 500 gr rigatoni
- 400 gr ventresca di tonno
- 350 gr pomodori maturi
- 100 gr pecorino romano grattuggiato
- 4 spicchi d’aglio rosso di Nubia
- salsa di soia
- Olio e.v.o.
Tagliamo a dadini la ventresca e facciamolo rosolare in un tegame a fuoco vivo con due cucchiai di olio, l’aglio e due cucchiai di salsa di soia.
Aggiungiamo anche i pomodori, mondati e tagliati a pezzetti, e facciamo saltare per 10 minuti mescolando spesso, e aggiustando di pepe.
Nel frattempo portiamo all’ebollizione l’acqua in una pentola in cui abbiamo versato un bicchiere di salsa di soia e cuociamo i nostri rigatoni.
Quando saranno al dente, scoliamoli e condiamoli con la salsa, un po’ di acqua di pasta e metà del pecorino. L’altrà metà del pecorino servirà a tavola, per quelli che non possono fare a meno di riempirsi il piatto con una montagna di formaggio. Come me e mio marito.
wow molto particolare!!!
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Grazie. 🙂
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