Nei ricordi della mia infanzia questo periodo dell’anno è associato all’odore del legno, del mirto e del pane. Sono gli odori che inebriano Salemi e i Salemitani durante le celebrazioni della festa di San Giuseppe: le famiglie si riuniscono attorno ad altari di ferro e legno costruiti per l’occasione, rivestiti di ramoscelli di mirto e infine ricoperti da sofisticatissime decorazioni di pane, superbamente lavorate dalla sapienti mani di donne di tutte le generazioni.
Le cene di San Giuseppe, così si chiamano, sono espressione di un grande senso di comunità e gratitudine. Nascono come ex voto di una comunità poverissima che offriva tutto quello di cui disponeva: il lavoro degli uomini, che si sbizzarriscono nella costruzione degli scheletri di questi altari (non meno barocchi di quelli che arricchiscono le nostre numerose chiese), e l’estro decorativo delle donne, che cesellano il pane con minuzie da provetti incisori, dandogli la forma dei diversi frutti della terra. Gli stessi frutti che sono adoperati, in infinite varianti, per la preparazione delle numerose pietanze (la tradizione prevede che siano addirittura 101!).
E quando le pietanze finiscono, ecco arrivare sulla mensa imbandita l’ultimo piatto, un dolce che non ti aspetti: la pasta ca’ muddica (pasta con la mollica), ovvero spaghetti conditi con aglio, olio, prezzemolo, mollica di pane quasi raffermo e zucchero.
Un primo piatto, l’unico presente nel menù delle cene, servito al posto del dessert. Non conosco i dettagli della nascita della pasta ‘ca muddica, ma so che è uno dei ricordi più vividi della mia infanzia.
È un piatto della memoria, che va preservato e condiviso perché non se ne perda mai il ricordo.
Ingredienti
- 350 gr spaghetti
- 300 gr mollica fresca di pane
- 3 cucchiai di zucchero
- 1 spicchio d’aglio
- un mazzetto di prezzemolo
- olio q.b.
- sale q.b.
Portiamo ald ebollizione l’acqua salata e nel frattempo, in una ciotola, condiamo la mollica con l’aglio schiacciato, il trito di prezzemolo, 3/4 cucchiai d’olio e lo zucchero. Mescoliamo bene tutti gli ingredienti e lasciamo riposare per il tempo di cottura della pasta.
Cuciniamo gli spaghetti al dente, scoliamoli e condiamoli con abbondante olio. Uniamo la mollica condita e mescoliamo bene per distribuire il condimento in modo uniforme nella pasta. Serviamo calda, come piace a me. Ma se per caso dovesse avanzarne, sappiate che la pasta con la mollica è fenomenale anche se gustata fredda.