Focaccia semintegrale con pomodorino giallo e finocchietto selvatico

Sono entrata nel tunnel della panificazione.

La verità è che in qualche modo ci sono sempre stata in questo tunnel. Sin da bambina affiancavo mia madre nelle preparazioni laboriose che caratterizzavano la sua attività e rimanevo letteralmente incantata guardando una massa informe trasformarsi in pane fragrante e dorato.

Da adulta ho apprezzato le lievitazioni lunghe, molto idratate e riscoperto il lievito madre in tutte le preparazioni.

Ho ancora molto, moltissimo da imparare e spero possiate perdonarmi imprecisioni figlie della scarsa esperienza, ma uno chef durante un corso di cucina ci diede un consiglio fondamentale: nel vostro processo di apprendimento in cucina, nei vostri esperimenti, non dimenticate mai di prendere nota di ogni singolo passaggio, di ogni procedimento che andrete ad effettuare, perchè solo così sarete in grado di imparare dai vostri errori e, cosa più importante, di non dimenticare mai una ricetta ben riuscita.

Questo sito, che impropriamente chiamo blog, altro non è che un fedele taccuino da cucina in cui annoto di volta in volta le stramberie che mi passano per la mente.

L’ultima in ordine cronologico è quella di riprovare a fare la focaccia pugliese, ma con sapori più siculi (cosa c’è di più siculo del finocchietto selvatico?).

La focaccia pugliese prevedrebbe tra gli ingredienti una patata schiacciata, ma qui ne ho fatto a meno. Del resto è una rivisitazione, no? Per il resto c’è tutto: la farina buona, il lievito appena rinfrescato, il primo pomodorino di stagione e l’immancabile finocchietto.

Ingredienti

per l’impasto:

  • 300 gr farina rimacinato di grano duro
  • 125 gr farina integrale di grano tenero
  • 125 gr di licoli (o 4 gr lietivo di birra fresco)
  • 350 ml di acqua calda
  • sale q.b.
  • olio e.v.o. q.b.

per condire:

  • 200 gr pomodorino giallo
  • un mazzetto di finocchietto selvatico
  • sale e olio q.b.

Verso nel recipiente della planetaria il lievito, l’acqua e la farina e impasto grossolanamente con il gancio a uncino per circa 5 minuti, fino ad incorporare bene tutti gli ingredienti. Lascio riposare un’ora direttamente nel recipiente, coperto da un canovaccio pulito. Trascorso questo tempo, aggiungo sale e riprendo a impastare a media velocità per altri 5-10 minuti, aggiungendo l’olio a filo.

Quando l’impasto sarà liscio e si staccherà completamente dal bordo del recipiente vorrà dire che sarà ben incordato. E’ il momento di metterlo “a nanna”. Prendo l’impasto e lo metto a riposare in un contenitore con coperchio ben oleato. Faccio delle pieghe direttamente nel contenitore, prendendo il lembo destro e piegando verso il centro e ripetendo lo stesso procedimento per il lembo sinistro.

Ripongo il contenitore ben chiuso in frigo per 12-15 ore.

Il giorno dopo, estraggo il contenitore dal frigo e lascio acclimatare l’impasto per circa 2 – 4 ore (dipende dalla temperatura esterna, of course).

Ungo bene una teglia con l’olio e rovescio sulla superficie l’impasto della focaccia. Allargo leggermente pressando l’impasto con le dita, cercando di non sgonfiarlo ma di creare il tipico effetto bucherellato della focaccia.

Lavo i pomodorini, li divido a metà e li condisco con sale e olio. Li dispongo poi sulla superficie della focaccia e completo con il finocchietto tagliato finemente. Irroro ancora con olio e cospargo la superficie con un altro po’ di sale.

Inforno a 250 gradi per circa 20 minuti, poi continuo a 200 gradi per altri 10/15 minuti, finché la focaccia non sarà ben dorata.

Sforno e servo caldissima.

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