
Oggi ho avuto modo di legittimare l’esistenza del coltello del sevizio buono, quello che trovi spesso nei matrimoni o ad imbandire le tavole ben apparecchiate nei giorni di festa. Quello con quei dentini piccoli che anche se vostro figlio lo prende in mano, nessuno si preoccupa perché tanto non taglia.
Ecco, oggi capito che questo coltello esiste per una buona, validissima ragione: per fare le orecchiette.
Se vi ho incuriosito, non vi resta che armarvi di coltello, annodare il grembiule e mettere subito le mani in pasta.
Ingredienti
- 500 gr di farina di semola rimacinata di grano duro
- 250 gr di acqua
Dispongo la farina a fontana su una spianatoia e aggiungo l’acqua gradualmente mescolando dapprima con una forchetta. Quando tutta l’acqua sarà incorportata inizio ad impastare energicamente fino ad ottenere una pasta liscia e omogenea.
Formo una palla con la pasta, l’avvolgo in pellicola trasparente e lascio riposare per circa mezz’ora.
A questo punto, stacco un pezzo di pasta dalla palla e formo un maccherone (un piccolo serpentello di pasta dal diametro di circa un centimetro) e da questo ricavo dei piccoli tocchetti di circa un centimetro e mezzo.
Adesso entra in gioco il coltello della nonna: lo schiaccio su un tocchetto e trascino, dalla parte dei “dentini” con una leggera pressione, fino a rendere concavo il tocchetto. Non mi resta che risvoltare il tocchetto per ottenere la mia orecchietta.
Continuo così con il resto della pasta fino a esaurimento (della pasta, non mio). Scherzi a parte, è molto più semplice di quanto non sia spiegarlo. Prometto che presto farò foto dei vari passaggi e video per rendere tutto più intuitivo. Nel frattempo però potete provare e, visto che è estate, farvi aiutare anche dai vostri bambini. Successo garantito.