
Finora ho sempre pensato che per fare la pasta “verde” bisognasse aggiungere la verdura (spinaci, sinapo, ecc..) cotta. E ho sempre fatto così.
Un errore ingenuo, dettato dal mio essere un’assoluta autodidatta con le paste fresche, che non appartengono alla tradizione culinaria della mia famiglia.
Poi un giorno, per caso, mi sono imbattuta in un video di una vecchina romagnola che preparava le tagliatelle verdi frullando insieme spinaci freschi e farina ed è stato come essere folgorata sulla via di Damasco.
E così, ho voluto subito provare e posso dirvi che da oggi non smetterò più di usare questa tecnica.
Ingredienti
- 200 gr farina 0
- 100 gr farina rimacinato di grano duro
- 120 gr spinaci freschi lavati e strizzati
- 2 uova grandi
Metto la farina insieme agli spinaci in un robot da cucina e frullo insieme fino a ridurre in farina anche gli spinaci.
Trasferisco tutto su una spianata e dispongo la farina ottenuta a vulcano, verso le uova nel cratere (lo so, si chiama fontanella, ma sono siciliana dopotutto) e con una forchetta le sbatto un po’ iniziando ad incorporare la farina.
Impasto per bene fino ad ottenere una pasta liscia e compatta. Avvolgo in pellicola trasparente e lascio riposare per almeno mezz’ora.
Poi stendo la sfoglia con il matterello sulla spianata ben infarinatafino ad ottenere uno spessore di circa 1 mm/1,5 mm. Cospargo la foglia di farina. Arrotolo su se stessa e taglio con coltello le pappardelle (circa 1,5 cm).
Srotolo e ripongo i nidi verdi su un vassoio coperto da un telo infarinato. Cucino in abbondante acqua salata e servo col condimento che più preferisco.
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